Le conclusioni per la nazionale italiana di rugby dopo il torneo Sei Nazioni

Le conclusioni per la nazionale italiana di rugby dopo il torneo Sei Nazioni

Pochi giorni fa, gli azzurri dell’Italrugby si sono aggiudicati il “premio” meno prestigioso del campionato Sei Nazioni di Rugby, il “cucchiaio di legno”, rimediando la quinta sconfitta contro la Scozia, nazionale che risulta invece vincitrice anche della Cuttitta Cup. All’Irlanda va invece la vittoria del torneo, mantenendosi primi nel ranking mondiale e superando imbattuti anche l’ultima partita, terminata per 29-16 contro l’Inghilterra.

Nelle prossime righe, vediamo dunque come si è svolta l’ultima partita della nazionale italiana di rugby contro la Scozia, e quali sono i prossimi appuntamenti che aspettano gli azzurri del ct Crowley.

L’incontro dell’Italrugby con la Scozia

La nazionale italiana di rugby che si è trovata ad affrontare la Scozia, in realtà, poteva avere delle chances di vittoria sul finale dell’incontro, ma non è mai riuscita a sfondare il muro difensivo degli scozzesi, facendo così in modo che il risultato finale si attestasse sul 26-14 per la formazione britannica. L’inizio della partita è stato in realtà a vantaggio degli azzurri, che costringono più volte la Scozia al fallo nel punto d’incontro, e dopo l’errore sul primo calcio, Allan non sbaglia il secondo, portando in vantaggio l’Italia.

A questo la Scozia risponde con un’azione continuata, rinunciando ai pali e colpendo alla fine grazie all’azione di Van der Merwe, a cui a sua volta risponde l’Italia, con un placcaggio degno di nota da parte di Nicotera e Riccioni, e di nuovo Allan che segna il 5-6.i minuti successivi sono invece tutti a vantaggio della Scozia, sia in rimessa che in mischia, e gli azzurri ne soffrono, fino a che Riccioni paga con un cartellino giallo al 28’, e grazie alla superiorità numerica la Scozia colpisce ancora, portandosi sul 12-6.

Nel momento peggiore della partita per l’Italia, Fischetti prende in mano l’azione e guadagna un calcio che permette agli azzurri di tornare a farsi vedere in attacco, anche se l’azione sfuma per un passaggio imperfetto di Iachizzi e per un errore di Ruzza, ma quest’azione permette comunque di far passare il tempo pur in svantaggio numerico, anche se la Scozia resiste all’assalto dell’Italia, facendo terminare il primo tempo sul 12-6.

Nella ripresa, la Scozia torna all’attacco portandosi sui 22 metri grazie ad un calcio di punizione, e l’azione che ne consegue porta Kinghorn a segnare, portando la formazione scozzese sul 19-6, e costringendo quindi il ct azzurro ad effettuare diversi cambi, facendo scendere in campo i due piloni Zani e Ceccarelli, gli avanti Cannone, Zuliani e Pettinelli e il mediano Garbisi. Dopo queste modifiche alla formazione in campo, il finale della partita è tutto per l’Italia, che nel giro di poco tempo riescono a portarsi sul 19-14 grazie a Allan e Montpellier, anche se l’ultima azione è vanificata da Pettinelli a 30 secondi dalla fine. Se la partita sembrava già terminata così, però, la Scozia negli ultimi secondi di gioco attacca con Van der Merwe che serve Kinghorn, che va a segnare il definitivo 26-14.

Le conclusioni del torneo e i prossimi appuntamenti

In attesa dei prossimi appuntamenti che vedranno impegnata la nazionale italiana di rugby, e di conseguenza anche gli appassionati di scommesse sportive, che potranno utilizzare i vari bonus scommesse per effettuare le proprie puntate su questo sport nei palinsesti dei vari bookmaker, ci sono comunque delle conclusioni da trarre per quanto riguarda l’andamento di questo torneo, e in particolare stando alle parole del ct Kieran Crowley ci sono delle opportunità da cogliere per migliorare la prestazione di squadra nel prossimo futuro.

Infatti, a quanto afferma l’allenatore dell’Italrugby, nel corso del primo tempo va riconosciuto agli azzurri di aver saputo tenere testa alla Scozia, ma nel secondo tempo avrebbero dovuto concretizzare di più, così come ha fatto la Scozia negli ultimissimi minuti di gioco. In ogni caso, va detto che l’obiettivo della partecipazione a questo torneo per gli azzurri era quello di conquistare rispetto e credibilità, e soprattutto di accrescere l’esperienza di un gruppo che negli ultimi tempi ha visto affiancarsi oltre venti esordienti, e che per forza di cose è una squadra che deve affiatarsi e migliorare nei dettagli.

Dunque, nei prossimi appuntamenti che vedranno impegnata la nazionale italiana di rugby, c’è da aspettarsi un lavoro maggiore nel miglioramento dell’accuratezza dell’esecuzione e dell’accrescimento delle competenze individuali dei singoli giocatori, imparando quindi a gestire i finali di partita per evitare che si ripeta un episodio simile a quello accaduto contro la Scozia.

Patrizio Annunziata

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